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Riflessioni sui materiali e sui miei motivi

Le agate mi affascinano per numerosi motivi. Esse rispecchiano esteticamente la varietà e l'utilità della natura, quando adeguatamente utilizzata dall'uomo, senza l'imposizione del giogo di una qualche tecnica. Il lettore si potrà chiedere perché proprio l'agata.

La risposta si chiama flint / pietra focaia / silice o anche quarzo / agata. Questi materiali hanno rappresentato il punto di partenza dell'umanità, servendo alla realizzazione dei primi utensili e delle prime armi, che hanno sostituito pietre e bastoni.

Ad esempio, nell'età della pietra il flint, estratto nell'isola di Rügen, giungeva fino nelle estreme regioni meridionali. In epoche più recenti l'agata era utilizzata per la creazione di gemme, sigilli o anche boccali e ciotole. L'ultimo periodo di fioritura di questo materiale ha coinciso con l'avvento delle armi da fuoco, quando il sistema ancora in uso ai giorni nostri negli accendini (pietra focale su acciaio) veniva utilizzato per incendiare la polvere dei fucili. Dopo quest'epoca il materiale ha perso progressivamente importanza in ambito tecnico e oggi trova quasi unicamente applicazione come pietra per gioielli.

Le mie stalattiti di agata rappresentano quindi tanti piccoli monumenti dedicati a questo importante materiale, che rallegreranno l'osservatore con la loro luce, rilassandolo al tempo stesso e forse inducendolo alla riflessione.

*cinese: agata